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Finisce il sogno di Scarmagno: la più grande fabbrica di batterie al litio sarà a Termini Imerese?

La decisione presa dal numero di Italvolt, Lars Carlstrom

Nel febbraio 2021 tutto il Canavese entrava in fibrillazione per la notizia dell'arrivo a Scarmagno, nell'ex polo della Olivetti, della Italvolt, per dare così vita alla più grande fabbrica di batterie al litio.

Ma il sogno della "gigafactory" da 4mila posti di lavoro è durato poco. Esattamente due anni e una manciata di giorni.

Perché in queste ultime ore il presidente Lars Carlstrom ha deciso di trasferire il progetto nell'ex stabilimento della Blutec di Termini Imerese. Un polo industriale molto appetito e che sarà oggetto del bando del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il numero uno di Italvolt ha incontrato Istituzioni e sindacati ed ha spiegato come il progetto veda circa tre miliardi di euro di investimenti da realizzare in tre anni, 2mila lavoratori impiegati e un budget iniziale di 5 milioni di euro, senza attendere soldi pubblici. 

La Fiom, a margine dell'incontro, ha parlato di "giudizio sospeso in attesa dei fatti", forse perché scottata da quanto successo a Scarmagno.

A oggi, per Termini Imerese c'è anche la offerta "sulla carta" dell'ucraino Sergey Shapran, imprenditore che vorrebbe dare vita a una fabbrica per la produzione di alluminio.  

Finisce così la speranza di dare nuova linfa a un importante polo industriale canavesano anche se, bisogna essere sinceri, dal "dire" non si è poi mai passati al "fare".

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