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Torino, non solo monumenti o musei: adesso la guida turistica ti porta in pasticceria

Si stanno studiando tour che abbiano l'obiettivo di valorizzare i locali storici della città, ma allo stesso tempo verranno formati i commercianti per raccontare il bello di Torino

Anche un locale storico può essere una meta turistica. È da questo presupposto che nasce l'idea di immaginare tour specifici che raccontino il food e il commercio torinese. A parlarne sono state Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino, e Barbara Sapino, presidente di GIA Piemonte, durante la presentazione della Giornata Internazionale della Guida Turistica che si terrà il prossimo 25 febbraio. 

Non si vive solo di monumenti e musei, ma anche di cibo e tradizione. Ed è per questo che un'idea può essere quella di condurre i turisti alla scoperta delle eccellenze torinesi: "Lo shopping è una parte importante per il turista", ha spiegato Maria Luisa Coppa, "Stiamo lavorando con il Comune di Torino sulla valorizzazione dei locali storici. Che non sono solo bar, ma anche aziende che hanno resistito per decenni sulla nostra città. Spesso il turista chiede cosa comprare in città. Ci prepareremo nei prossimi mesi su questo". 

Per farlo dunque si possono immaginare degli strumenti appositi: "Pensare un tour sui negozi storici, sulle botteghe storiche e anche in funzione del food. Come patrimonio culturale del commercio e enogastronomico della città. Le guide turistiche sono il veicolo tramite il quale si possono trasmettere i messaggi di ciò di positivo questa città può offrire. La guida turistica ti deve raccontare il territorio, anche la trattoria storica". 

"Visite tematiche sulle pasticcerie storiche, sulle librerie, sulle farmacie", spiega Barbara Sapino, "Abbiamo fatto itinerari che andavano a trovare piccole realtà di Torino che avevano cinque generazioni alle spalle. L'idea del commercio è una sinergia importantissima". 

Se dunque è vero che la guida può condurre fino alla porta del locale storico, è altrettanto vero che anche il commerciante può indicare la via del museo: "Anche i nostri commercianti se conoscono il patrimonio culturale della città lo possono proporre ai turisti", ha continuato Coppa, "Abbiamo sviluppato un progetto con i nostri imprenditori: le guide accompagneranno i nostri imprenditori a visitare i vari punti culturali della città. Ne ho parlato con l'assessore Purchia qualche giorno fa ed è stato colto con molto interesse dalla Città".

Il settore in ripresa

Finalmente dopo i duri anni dell'emergenza covid anche le guide turistiche possono tornare a sorridere e a dirlo sono i dati di un'indagine condotta da Ascom Confcommercio: per la metà delle guide turistiche si è tornati ai carichi di lavoro pre pandemia, mentre per il 23% il lavoro è aumentato. 

Quel che preoccupa è l'abusivismo e lo ha sottolineato Barbara Sapino, presidente Gia Piemonte, che ha spiegato che della questione ne parlerà in un incontro con la ministra Daniela Santanchè: "Parleremo della figura della guida, che venga normata a livello nazionale. Sarebbe un modo per contrastare l'abusivismo perché sono 10 anni che non ci sono nuove abilitazioni". Per il 96% delle guide turistiche la mancanza di una figura professionale riconosciuta favorisce l'abusivismo e per l'88% è necessario un inquadramento a livello nazionale.


 

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