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Lingotto: inaugurato da Bono Vox e John Elkann il giardino 'smart' pensile più grande d'Europa

40mila piante appartenenti a 300 specie e varietà

Ha un nuovo volto 'verde' il tetto del Lingotto di Torino. E' stato inaugurato ieri sera, mercoledi 22 settembre, in presenza di John Elkann - presidente di Stellantis - e di Bono Vox, frontman del gruppo rock irlandese degli U2, il suggestivo giardino pensile, lungo la storica pista di collaudo in cima all’ex stabilimento ristrutturato da Renzo Piano. Si tratta dell'area pensile più grande d'Europa, un vero e proprio polmone verde in città, fra poco tempo accessibile a tutti, per fare sport ma anche per rilassarsi.

Casa 500

Insieme al nuovo giardino sospeso, raggiungibile anche dalla celebre rampa elicoidale, è stata inaugurata anche Casa 500, il nuovo spazio espositivo, parte del complesso museale della Pinacoteca Agnelli presieduta da Ginevra Elkann: 700mq che ripercorrono la cultura e la storia dell'Italia e di Torino che si sviluppano intorno alla storia della 500.  Presentata inoltre la 500 Red full electric, primo modello nato dalla collaborazione con Red, la fondazione di beneficienza di Bono Vox, presente a sorpresa dell'evento. All'inagurazione ha partecipato anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino: "Un pezzo di verde in più per Torino e per la cittadinanza. Un grazie particolare a Fiat che ci ha fatto questo bellissimo regalo". 

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Un giardino 'smart'

A progettare quello che si può definire il 'giardino smart', l'architetto Benedetto Camerana che ha parlato di "Rinascimento green": si è sentito il bisogno di mitigare in qualche modo il calore che si accumulava sulla pista in cima allo stabile e le piante sono risultate essere sicuramente la soluzione migliore. "Già nel progetto originario del Lingotto di Renzo Piano - ha spiegato Camerana - c'era spazio per la natura, si pensi al 'Giardino delle meraviglie' al piano terra. Oggi possiamo dire che c'è stata una trasformazione ecologica e il verde e la natura hanno conquistato anche il tetto". E realizzare il giardino è stata una vera e propria sfida: soprattutto si è dovuto superare il vincolo del peso: non era possibile portare tanta terra, dunque anche la scelta del tipo di verde è stata oculata. Sono state messe a dimora 40mila piante appartenenti a 300 specie e varietà autoctone, suddivise in 28 isole: un vero e proprio caleidoscopio naturale che cambia ad ogni stagione, a disposizione dell'intera cittadinanza. 

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