Corso Francia, Magliano: "I dissuasori vanno rimossi"
"Inutili i limiti di velocità nel controviale"
I dissuasori sulla pista ciclabile di corso Francia non saranno rimossi. I dispositivi cilindrici sistemati sul lato destro del percorso, per scoraggiare la sosta delle auto, sono pericolosi per chi si sposta in bicicletta: nel 2015 qui perse la vita Mattia Maggiora, consigliere di circoscrizione che cadendo dalla bici, andò a sbattere la testa contro un dissuasore.
Ma da allora nulla è stato fatto e di tanto in tanto, sulla stessa ciclabile, si verifano incidenti e sono molte le segnalazioni che sottolineano la pericolosità dei dissuasori. Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Comune, si batte da tempo per risolvere la faccenda.
Ha presentato un'interpellanza ma a distanza di quattro anni, la Giunta - pur ammettendo la pericolosità dei cilindri in metallo, non li rimuoverà nè li coprirà. Il problema come al solito è la mancanza di risorse finanziarie: "Non abbiamo 160mila euro per un intervento completo" si è scusata l'assessora alla Viabilità Maria Lapietra. Parziale apertura finale in Commissione, dove si è discussa la questione, con l'ipotesi di chiedere risorse finanziarie all'Assessore al Bilancio.
"Quattro anni di promesse, tutte a vuoto - commenta Magliano -. Poche parole per confermare ufficialmente quanto avevamo già abbondantemente inteso: i cilindri in metallo lungo la pista ciclabile di corso Francia non saranno né rimossi né coperti. Auspichiamo ora che la Giunta decida di trovare le risorse".