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Attualità Barriera di Milano / Via Francesco Cigna, 211

Troppi furti ed effrazioni, Spazio 211 dice addio a concerti e attività: "È una sconfitta per tutti"

Tossicodipendenti e sbandati causano danni e creano problemi di ordine pubblico

Dopo una serie di furti e tentativi di effrazione, Spazio 211, il live club torinese di via Cigna che da 30 anni ospita musicisti e cantanti provenienti da tutto il mondo, ha annunciato la sospensione di tutte le attività previste per settembre. Otto concerti sono stati cancellati e l’associazione Spazi Musicali Ets, che gestisce l’arena del parco Sempione, non esclude altre misure.

"Prendiamo atto del fatto che, nonostante le innumerevoli segnalazioni inviate alle amministrazioni e alle autorità, la situazione non è stata risolta - spiega l’associazione Spazi Musicali Ets -. Anzi, nell’ultimo periodo è addirittura peggiorata, diventando umanamente ed economicamente insostenibile. Oltre che pericolosa per gli associati e per il pubblico".

Di qui la decisione di chiudere Spazio 211, una delle sedi di concerti e spettacoli più nota in città: "Non siamo più disposti a subire furti, minacce e aggressioni fisiche. Non siamo più disposti a vivere in costante stato di allerta a causa delle gravissime problematiche di ordine pubblico - spiegano ancora - Per la prima volta dopo oltre 30 anni di attività, siamo costretti a chiudere fino a quando le istituzioni non decideranno di intervenire con determinazione e risolutezza. Nei prossimi giorni comunicheremo le attività annullate o rimandate. Questa è una sconfitta tanto per noi quanto per la cultura. E per la  Città stessa".

Nonostante gli sgomberi, tossicodipendenti e disperati persistono nell’occupare l’ex polo della logistica Gondrand, il deposito Carlini e l’ex scalo ferroviario, danneggiando l'intera struttura. Si tratta di una delle zone più degradate di Torino, oggetto di un progetto di riqualificazione urbana. L'iter autorizzativo tuttavia, è ancora in corso e nonostante l'area sia stata acquistata dalla All Building, gruppo Ellemme, che intende costruire edifici commerciali e di servizio, finché non inizieranno le demolizioni, qui continueranno a tornare senzatetto, spacciatori e sbandati. Che, come accaduto all’alba di domenica, saltano la recinzione e cercano di entrare negli uffici e nel bar per rubare qualcosa, causando inevitabilmente una lunga serie di danni.

E arrivano anche le prime reazioni dalle istituzioni. “La chiusura dello Spazio 211, vittima di numerosi attacchi vandalici e criminali, segnerebbe una sconfitta gravissima per la città e per un quartiere che ha bisogno di sicurezza e riscatto - ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca -. É necessario aprire un tavolo con la Regione, i gestori, la Città di Torino e la Prefettura per studiare una soluzione che permetta a chi porta cultura nei quartieri di non dover arretrare davanti alla prepotenza della criminalità. Come Regione siamo pronti a fare tutto quello che è necessario per superare questa crisi e credo che il recente stanziamento di un milione di euro per intensificare la presenza di pattuglie interforze possa andare nella direzione di portare sicurezza in aree di Torino lasciate troppo a lungo da sole”.

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