rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Arignano

Da castello degli spettri a casa del cibo naturale, rinasce la Rocca di Arignano

Per secoli teatro di leggende su spiriti, fantasmi, alchimisti ed epidemie scampate, torna a nuova vita il castello sulla Rocca di Arignano, piccolo centro nel Chierese ai confini tra provincia di Torino e di Asti. Il castello riaprirà il suo ingresso al pubblico, diventando una casa della cucina naturale e del buon cibo. 

Parte così la rinascita della Rocca di Arignano: sono iniziati, infatti, i lavori che ridaranno vita al monumentale edificio alle porte di Torino, la cui struttura originaria risale al X secolo: l'attuale struttura risale invece alla fine del '200, al termine della guerra tra il marchese del Monferrato e i comuni astigiani sostenuti dai Savoia. Dopo l’annuncio di vendita, apparso due anni fa, è stata una coppia torinese ad innamorarsi del Castello e a immaginarlo con una destinazione pubblica, aperto al territorio, facendolo diventare una nuova e prestigiosa sede della cucina sana e naturale. “La Rocca di Arignano è un luogo meraviglioso, non solo per la storia custodita all’interno delle sue mura, ma per la collocazione alle porte del Monferrato e per un territorio ricco di tradizione e cultura del cibo” spiegano Luca Veronelli ed Elsa Panini, gli ideatori del progetto della Rocca di Arignano.

castello_arignano-2

Il progetto per la rinascita della Rocca di Arignano

Il maniero è immerso nel verde dell’ultimo Comune torinese alle porte del Monferrato, dalle fondamenta intrise di esoterismo, tanto da averlo reso famoso per la presunta presenza di un fantasma. “Per ora – proseguono i proprietari – nessuna presenza esoterica è stata avvertita, certo questo aspetto arricchisce il fascino di un luogo unico in Piemonte”.
Sono quindi partiti i lavori di recupero che prevedono l'assistenza della Sovrintendenza ai beni storici del Piemonte, in quanto sulla Rocca esiste un vincolo di patrimonio architettonico. I lavori dureranno circa un anno con un investimento di 2,5 milioni.
Nel progetto è prevista una scuola di cucina e una locanda, caratterizzati dalla riscoperta di usanze e ricette antiche e fortemente legate alle stagioni. È una cucina attenta anche al benessere, e prevede inoltre all’interno l’autoproduzione delle materie prime.
La Rocca sorge nella parte più alta del paesino medievale di Arignano. È caratterizzata da un’imponente torre quadrata ornata con i merli tipici del periodo in cui è stata costruita ed è rimasta praticamente immutata dal XV secolo. “Ad oggi – continuano Veronelli e Panini – non è mai stata visitabile, intendiamo aprirla alla comunità il prima possibile. La Rocca è patrimonio di tutti – sottolineano – intendiamo condividere il progetto con i cittadini di Arignano poi con tutti gli appassionati di cultura del territorio. Nei prossimi mesi – concludono - apriremo il cantiere a visite guidate per illustrare l’avanzamento dei lavori”.

castello_arignano_5-2

Tutte le leggende sulla Rocca di Arignano

Sono diverse le leggende sul castello e la rocca di Arignano. Quella più diffusa riguarda le apparizioni di un fantasma che si affaccia in un vestito bianco dalla finestra più alta del castello o che cammina per il paese. Questo racconto popolare nasce da una coppia di sposi che abiava nella rocca: lui, accecato dalla gelosia, avrebbe strangolato a morte la moglie e ne avrebbe gettato il cadavere nel pozzo, ma lo spettro di lei si aggirerebbe ancora da quelle parti. Connessa a quella leggenda, c'è quella che riguarda un uomo che scavava in quei luoghi alla ricerca di un tesoro, finché non arrivò il fantasma della ragazza a consigliargli di scavare altrove, ma di fatto spaventando l'uomo che sarebbe scappato via. 

Un altro mistero sulla rocca di Arignano, come riporta anche il FAI, riguarda il celebre alchimista medioevale Cagliostro, che nella rocca avrebbe lavorato alla mitica pietra filosofale, capace di trasformare ogni metallo in oro. Infine, un racconto popolare narra che, durante la peste del Trecento narrata anche da Boccaccio nel Decameron avrebbe misteriosamente risparmiato gli abitanti del luogo, a differenza di quelli nei territori vicni. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da castello degli spettri a casa del cibo naturale, rinasce la Rocca di Arignano

TorinoToday è in caricamento