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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Anagrafe in tilt: più di 11mila torinesi in attesa per la carta d'identità elettronica

Una situazione peggiorata con lo stop imposto dall'emergenza sanitaria

Sono 11mila e 600 i torinesi in attesa di avere la nuova carta di identità elettronica. A peggiorare una situazione che aveva già superato la soglia del limite e che mai era stata risolta, già ai tempi dell'assessora Pisano, l'emergenza sanitaria e la chiusura forzata per mesi degli sportelli che hanno causato migliaia di operazioni inevase. Al momento però, dopo lunghe settimane di graduale ripartenza, le sedi decentrate sono tutte aperte:solo quelle di via Leoncavallo e piazza Astengo restano chiuse per mancanza di personale.

Qualche numero

La scorsa settimana, quella dal 29 giugno al 4 luglio, gli sportelli anagrafici decentrati e dell’Anagrafe Centrale hanno come sempre lavorato a pieno regime. Sono state emesse 1.986 carte d’identità e 5.669 certificazioni anagrafiche. Presso le edicole, nello stesso periodo, sono stati stampati 597 certificati anagrafici mentre i certificati emessi dai totem sono stati 149. Inoltre, con il servizio online tramite il servizio CertificaTO molti torinesi hanno potuto ottenere, senza recarsi agli sportelli, un totale di 1.322 certificati anagrafici. La situazione è destinata a migliorare gradualmente nel mese di luglio, secondo l'assessore al Bilancio con responsabilità alle anagrafi, Sergio Rolando. 

Necessità di personale 

Un blocco che potrebbe essere risolto solo con più personale e più sportelli aperti alle anagrafi cittadine: cosa non fattibile al momento, almeno non in tempi brevi. I tempi per le nuove assunzioni, a causa sempre del coronavirus, si sono allungati, difficile anche organizzare i momenti di formazione, e ai torinesi non resta quindi che armarsi di santa pazienza e attendere. L'unica cosa che l'amministrazione può fare al momento è incrementare le tipologie di certificati richiedibili nelle edicole per sfoltire le code agli sportelli.

E quello della "mala gestione" delle anagrafi sarebbe, secondo il capogruppo dei Moderati in Comune e consigliere in Regione Silvio Magliano, uno dei motivi per cui il gradimento del sindaco Appendino nella classifica del Sole 24ore relativa ai consensi della gente sugli amministratori è rovinosamente crollato.

"Un capitale di consenso dilapidato in quattro anni per ragioni molto precise. Evidentissime le responsabilità di un’amministrazione cittadina inefficace dalla gestione dell'anagrafe a quella della mobilità, dai servizi sociali alla sicurezza, dagli eventi agli investimenti solo per citare alcuni degli ambiti di più clamoroso insuccesso. I torinesi hanno aperto gli occhi. Mai nella storia un Sindaco di Torino era sceso così in basso in simili classifiche: una posizione fonte di imbarazzo. Nessuno stupore, alla luce dell’incapacità di rispondere ai bisogni di Torino, a partire – penso per esempio alle periferie – dai contesti più coccolati nella campagna elettorale della primavera 2016, che si sia arrivati a questo punto. Noi lo dicevamo da tempo".

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