Torino, in corso Marconi il cantiere è eterno: "È abbandonato, i pusher ci nascondono la droga"
I residenti di corso Marconi non ne possono più e si sentono ostaggi di un cantiere infinito che da un anno a questa parte sta condizionando la loro quotidianità
I residenti di corso Marconi non ne possono più e si sentono ostaggi di un cantiere infinito che da un anno a questa parte sta condizionando la loro quotidianità. Si tratta del progetto di riqualificazione ambientale del corso che è stato avviato il 24 ottobre del 2022, tempo stimato per i lavori 240 giorni.
Peccato che a 365 giorni di distanza il cantiere sia ancora lì e crei comprensibili disagi. Ad avere le maggiori problematiche sono i genitori dei tanti alunni dell'istituto comprensivo Manzoni che si vedono privati di uno spazio vitale per i propri figli e che sono anche costretti a fare lo slalom tra i 'bisognini' dei cani lasciati sul marciapiede da qualche padrone incivile.
"Non solo", racconta una residente, "qualche giorno fa abbiamo visto un pusher cercare qualcosa all'interno di un tombino che era nascosto dal cantiere, al momento abbandonato. I lavori infatti sono fermi". Inoltre i residenti vorrebbero dall'amministrazione comunale alcune rassicurazioni e la più importante è legata alla ciclabile.
"Il tema è quello della ciclabile", spiegano, "Al momento vediamo che non è tracciata e ci chiediamo se così sarà per sempre perché in tal caso diventerebbe un pericolo per i nostri bimbi che in quello spazio giocano. Se non viene riservato uno spazio per la ciclabile abbiamo paura che potrebbero essere investiti".
