Luca Varone è il nuovo chef del Ristorante Guarini: "Interpreterà la torinesità contemporanea del locale"
Nel menu anche la grissinopoli di vitello, una specialità che non è così facile trovare in città
Il ristorante Guarini, aperto nel luglio del 2019, inizia un nuovo corso con lo chef Luca Varone. Classe 1995, con un passato nelle cucine di Casa Vicina e del Ristorante Condividere a fianco dello chef Federico Zanasi (una stella Michelin), Luca Varone è la persona scelta per interpretare l'anima gastronomica del centralissimo ristorante torinese. A lui spetterà il compito di mettere in pratica quella "Torinesità contemporanea" che da sempre questo locale vuole rappresentare, con un occhio di grande riguardo per la tradizione e la storia della città, interpretata però con uno sguardo moderno. Ne è l'emblema l'estetica del ristorante, ideato con l'idea di omaggiare Guarino Guarini, a partire dal logo del locale e dalla grande cupola di alluminio di quattro metri sospesa sui tavoli, che riprendono la sua opera più popolare, la Cappella della Sindone.
Nel primo menu ideato dal nuovo chef si alternano grandi classici, non solo della tradizione piemontese. In tavola arrivano i tajarin solo tuorli, la battuta di carne cruda con tuorlo al dragoncello, la degustazione di antipasti, i plin al sugo d'arrosto o la succulenta grissinopoli di vitello, una specialità che non è così facile trovare in città. Ai piatti immancabili che interpretano la torinesità se ne aggiungono altri tra cui il branzino croccante e carpione - una reinterpretazione della classica ricetta utilizzata per conservare in aceto -, il risotto Carnaroli alla parmigiana e finanziera o la cisrà, la zuppa di ceci piemontese che lo chef serve in una versione accompagnata da crumble di pancetta. O ancora il petto d'anatra, accompagnato al Guarini da una salsa alla Marengo, omaggio alla storia culinaria alessandrina.
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